Aristotele aveva gia' descritto, nel V secolo DC, un sistema definito come "apparato per catturare immagini". Gli artisti del Rinascimento, per lavorare su immagini proiettate sulla carta, usavano un gioco di specchi e riflessi ispirato dagli studi di Leonardo da Vinci dentro le caverne. Passeranno alcuni secoli prima della scoperta del nitrato d'argento e del relativo alogenuro, elementi essenziali per lo sviluppo e la stampa delle fotografie. Nel 1822 e' stata sviluppata la prima immagine "permanente" su carta e, appena pochi decenni dopo, la moderna fotografia era gia' una tecnologia disponibile per tutti. La maggior parte delle foto stampate, anche se conservate con cura, presentano difetti collegati con l'esposizione alla luce: il classico viraggio seppia, la perdita di contrasto fra ombre e luci, i colori sbavati o modificati. Gran parte di questi problemi puo' essere risolta e, comunque, qualunque difetto si puo' correggere o almeno ridurre. La vera sfida e' "riparare" pieghe e strappi oppure cancellare macchie e graffi. Il risultato non e' garantito, ma ci puoi mettere alla prova!